Voglio agire come se fossi responsabile di tutto ciò che accade.

Lo sono.
Mi inabisso in questa immaginazione.
Immagino le cose più terribili che sono accadute e penso: sono stato io.
Tutto il male del mondo è dentro di me.
Voglio accettarlo.
Farmene responsabile.
Comprendere cosa posso fare per muoverlo verso la mia stella polare.
Non voglio restarne schiacciato, voglio accettarlo come accetto che il gatto mangia il topo, nella segreta speranza che un giorno i gatti si nutriranno di aria e di sole, nella segreta certezza che tutto ciò che è e accade non può né deve essere altrimenti.